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Nella sua Fortitudo Mozzecane ha piena fiducia. Per talento e applicazione. «A prescindere dall’età, abbiamo un gruppo che ha tanta voglia di apprendere, lavorare e di imparare: tutte le ragazze si sono impegnate al 100% fin dal primo giorno della preparazione estiva, mostrando spirito di sacrificio e seguendo le indicazioni dello staff tecnico con determinazione». Marco Borgese analizza le gialloblù a 360°, approfittando della sosta natalizia. Lui che in campo fa da spalla a mister Fabiana Comin e rappresenta un punto di riferimento. «Avere una squadra molto giovane come la nostra può essere un rischio (poco più di 19 anni di media, ndr): alcuni errori che facciamo sono frutto dell’inesperienza ma l’incoscienza e l’entusiasmo ci hanno dato la spinta in più per reagire alle difficoltà e non mollare mai».
SOSTA NATALIZIA DI LAVORO. Le vacanze invernali, la Fortitudo Mozzecane le ha trascorse sul terreno di gioco di casa, a San Zeno di Mozzecane. «Le abbiamo sfruttate per rimettere un po’ di benzina e di carburante nelle gambe, e per continuare ad esercitarci a livello tattico tenendo oliati i meccanismi – spiega il vicetecnico gialloblù -. Abbiamo mantenuto il normale calendario di lavoro, con tre sedute alla settimana, concedendo solo due allenamenti di pausa a ridosso di Natale e facendo una doppia seduta prima di capodanno. Fisicamente stiamo abbastanza bene, a parte qualche acciacco, e la sosta è andata come da programmi: la vittoria sulla Riozzese (0-2, ndr) di metà dicembre ci ha lasciato il morale alto e ora desideriamo riprendere il discorso cercando i tre punti con il Südtirol Damen (domenica 8 gennaio, ndr)».
L’AMICHEVOLE CONTRO IL BRESCIA. Affrontare le campionesse d’Italia in carica è stato affascinante e istruttivo. La Fortitudo Mozzecane è uscita sconfitta 3-0 dal Club Azzurri di Mompiano, martedì 3 gennaio, battuta dal Brescia grazie ai gol di Anna Serturini, Daniela Sabatino e Chiara Eusebio, «ma portandosi a casa buone indicazioni e un pomeriggio carico di belle emozioni: ci siamo mosse bene, abbiamo tentato di giocare il più possibile palla a terra, la linea difensiva si è comportata con ordine, tutte si sono sacrificate e abbiamo provato anche ad attaccare in certi frangenti, nonostante davanti avessimo una delle formazioni migliori del calcio femminile italiano – osserva Borgese -. Il risultato chiaramente non era importante e la prestazione della Fortitudo mi è piaciuta: questa amichevole ha rappresentato un premio per l’intero gruppo, per l’impegno dimostrato da agosto fino ad oggi, e ha dato modo alle ragazze di confrontarsi con atlete affermate e con la squadra che nella passata stagione ha conquistato scudetto, Coppa Italia e Supercoppa italiana. Inoltre, la partita è servita per far capire alle nostre calciatrici che pure loro hanno buone capacità e che, alcune, un giorno potrebbero arrivare o tornare a disputare la serie A». Una curiosità: nel Brescia gioca Cecilia Salvai, difensore della Nazionale azzurra e fidanzata di Marco. «Trovarci avversari per la prima volta è stato singolare e simpatico. In campo, però, Cecilia è sempre concentrata e pensa solo alla gara – confida lui -. Chissà, magari in futuro ci incroceremo di nuovo nel calcio, ancora uno contro l’altra oppure nella stessa squadra. Io come allenatore e lei come atleta».
IL BILANCIO DEL CAMPIONATO. Dieci sfide di campionato e quattordici punti in classifica, frutto di tre successi, ben cinque pari (nessuno ha pareggiato tanto) e di due sconfitte. Il viceallenatore gialloblù dà il proprio giudizio: «Il bilancio è positivo. Abbiamo cominciato la stagione con l’obiettivo di far crescere un gruppo e finora siamo sulla strada giusta – commenta Borgese -. La mentalità che stiamo trasmettendo alla rosa è di provare a vincere ogni partita e, nonostante il nostro sesto posto sia un buon risultato, penso che avremmo meritato quattro punti in più: almeno due dei cinque pareggi, infatti, sarebbero potuti essere successi con un pizzico di maggiore esperienza. Il 2017? Abbiamo chiuso il 2016 in crescendo, acquisendo fiducia settimana dopo settimana, e nel nuovo anno desideriamo proseguire così: conquistare più punti possibili e rimanere nella parte medio-alta della classifica a ridosso delle prime. Se non ci riusciremo, vorrà dire che avremo sbagliato qualcosa noi».
PREGI E DIFETTI. Pregi e difetti della Fortitudo Mozzecane. Marco li snocciola uno ad uno: «Nel gruppo c’è un buon affiatamento e siamo una formazione che non molla mai: lo abbiamo dimostrato in alcuni match, riacciuffando per esempio il pareggio contro Azalee e Real Meda nei minuti finali. Per quanto riguarda i difetti, invece, credo che le ragazze debbano credere di più in se stesse: hanno talento ma occorre che siano più sicure dei propri mezzi, perché tutte hanno la possibilità di migliorare. E mi riferisco anche a chi sta giocando in un ruolo che non ritiene suo».
MIRINO SUL SÜDTIROL. Alla ripresa del campionato di serie B, le gialloblù se la vedranno tra le mura amiche con il Südtirol Damen. La formazione bolzanina occupa l’ultimo posto in graduatoria a zero punti, «però guai a sottovalutarla – precisa Borgese -. Non esistono partite dall’esito scontato, quindi dovremo scendere in campo con determinazione, grande concentrazione e cattiveria agonistica. Queste gare nascondono diverse insidie e bisognerà affrontare il Südtirol Damen come se fosse la prima della classe: le ragazze lo sanno bene, perché ci serve un successo per dare continuità ai risultati».
INTER E VALPOLICELLA ALL’ORIZZONTE. Il girone di andata si concluderà poi con gli appuntamenti contro Inter Milano (in casa) e Fimauto Valpolicella (in trasferta), oggi rispettivamente la terza e la seconda forza del campionato. «Sfide così vanno disputate con tranquillità e senza eccesive pressioni – dichiara il viceallenatore gialloblù -. Contro la Pro San Bonifacio capolista abbiamo sì perso (1-2, ndr) ma non meritavamo la sconfitta e abbiamo dimostrato di potercela giocare a testa alta. Ripeto: basta credere di più nelle nostre qualità. Pertanto, con Inter Milano e Fimauto Valpolicella partiremo sfavoriti, però ogni incontro ha la propria storia».
VICEALLENATORE, UN SOSTEGNO. Tre anni consecutivi al fianco di Fabiana Comin. Due nella Primavera dell’Agsm Verona e oggi alla Fortitudo. Tra i tanti debutti gialloblù in questo 2016/17 c’è, infatti, pure il suo: a Mozzecane Marco ha esordito alla guida di una prima squadra, seppur come vice, «e l’esperienza sta andando bene: avere tra le mani un gruppo molto giovane mi ha aiutato a passare dalla Primavera ad una formazione di punta perché l’età delle atlete è pressoché simile – confessa -. Mi sento preparato per quanto riguarda il mio ruolo, inoltre ho ritrovato alcune ragazze che avevo allenato a Verona (si riferisce ad Elisa Fasoli, Valeria Dal Molin, Mia Zorzi e ad Alessandra Zangari, ndr). Il salto, insomma, è stato tranquillo. Comin? Ci conosciamo da tempo, ci confrontiamo sempre, ognuno di noi sa qual è il valore dell’altro e dell’altra: lavorarci di nuovo insieme è senza dubbio un vantaggio e un piacere. I compiti del vicetecnico? Fabiana deve occuparsi della rosa nella sua totalità, mentre io posso dedicarmi di più alle esigenze individuali delle giocatrici, aiutandole e dando loro consigli tecnici e tattici. La parte atletica, invece, la curiamo entrambi».
Matteo Sambugaro
Foto: Graziano Zanetti Photography
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