FORTITUDO MOZZECANE – VALPOLICELLA = 0 – 3
Reti: 41’ Boni (Rig), 47’ Capovilla, 49’ Tombola
FORTITUDO: Olivieri, Pecchini (65’ Ivanova), Welbeck, Bertolotti, Salaorni, Caliari, De Vincenzi, Piovani, Cavallini, Caneo (60’ Cutarelli), Rasetti (55’ Rizzi) AD Venturini, Ciresola, Sossella, Adami Allenatore Manganotti
VALPOLICELLA: Toniolo, Faccioli, Cordioli I (73’ Mascanzoni Da), Solow, Bissoli, Usvardi, Peretti, Carradore (62’ Leon), Capovilla, Boni (48’ Mascanzoni Da), Tombola AD: Colcera, Zanotti, Meleddu All. Bittante
Arbitro: Dellasanta di Trieste Assistenti Valerio – Dafani di Verona
Ammonite: Piovani
Espulse:
Non è in discussione che il Valpolicella sia una signora squadra con fiammate di bel gioco grazie a tutti elementi tecnici, esperti e che sanno come muoversi in campo e che farebbero un ottimo campionato anche in serie A come tra l’altro dimostrato dai passaggi di turno in Coppa Italia, ma sicuramente la partita sarebbe stata molto più interessante se non fossero stati presenti gli assistenti ufficiali (problematica purtroppo non nuova). I momenti chiave della partita sono stati due: al minuto 41° quando Capovilla stramazza al suolo sfiorata dalla Caliari per cui Dellasanta fischia il 7° rigore contro alla Fortitudo (senza avversari nella relativa classifica); due minuti dopo Cavallini subisce analogo fallo ed il direttore di gara triestino fischia correttamente analogo rigore ma il primo assistente segnala un fuorigioco fasullo visto che il passaggio era stato fatto da un difensore del Valpolicella; al minuto 47° una non pressata Welbeck ciabatta un tocco all’indietro per la Olivieri regalando così lo 0-2 che mette alle corde la Fortitudo in seguito disorientata e sottomessa alla gara. Questi due episodi hanno cambiato una partita bellissima ed emozionante, con continui capovolgimenti di fronte, davanti ad un pubblico foltissimo ed entusiasta. Nel corso del primo tempo la giovanissima Fortitudo ha giocato benissimo, proponendosi continuamente in avanti in modo pericoloso ed avrebbe meritato molto di più di quanto raccolto. I dieci minuti a cavallo tra il primo e secondo tempo hanno spento ogni velleità.
Si parte con una punizione lunga della Salaorni, Faccioli non c’arriva ma la Cavallini alle sue spalle devia a lato; al 8’ una gran palla in verticale libera Boni in area ma il suo diagonale è troppo aperto; al 18’ un corner della Piovani vede piombare in anticipo la Caneo sul 2° palo ma purtroppo la sua deviazione aerea non è convincente; al 20’ ancora Caneo s’invola sulla sx e mette al centro per la Cavallini che dal limite strozza un’ottima palla; al 30’ Cavallini protegge palla e serve una frizzante De Vincenzi che purtroppo non ha il sx della stessa qualità del dx; al 35’ regalo difensivo e quindi Boni chiede e riceve un triangolo presentandosi a tu per tu con Olivieri che è brava a chiudere lo specchio e bloccare a terra; al 41’ l’episodio citato in precedenza del rigore trasformato bene dalla Boni e quello successivo concesso e poi tolto alla Cavallini; al 44’ ancora Caneo mette dentro ma Cavallini non aggancia una favorevole palla; al 45’ Piovani di testa su corner della De Vincenzi da solo l’illusione del pareggio con un gran colpo di testa.
Al 47’ la già citata rete dello 0-2 e due minuti dopo la Tombola sigilla il match con un goal di altissimo livello tecnico visto che con le spalle girate alla porta ed in diagonale calcia un tiro al volo di rara bellezza che s’insacca all’incrocio dei pali più lontano (complimenti sono giocate che qualificano il calcio femminile); al 52’ Caliari spara addosso all’avversaria ed il rimpallo diventa un assist per la Tombola che non riesce a ripetersi sparando alto dal limite; al 58’ una palla orizzontale della Peretti viene pulita in extremis da un recupero della Welbeck; al 61’ un corner della Cutarelli viene girato di testa dalla Cavallini ma la palla attraversa tutto lo specchio e accarezza il palo opposto; al 68’ il secondo assistente, forse distratto, alza la bandierina in modo sconsiderato sulla Cavallini, dopo palla filtrante della Piovani, che poteva riaprire la partita in campo aperto; al 75’ Rizzi in contropiede viene fermata dalla Bissoli ma portando via palla da terra con un braccio e sul proseguo la Cavallini viene strattonata per un braccio, sempre in area, ma per l’arbitro è tutto regolare; al 82’ ancora dopo una punizione di una superlativa Salaorni arriva una girata di testa che Toniolo in tuffo allunga sul palo prima di essere spazzata in corner a certificazione che non era giornata; prima del triplice fischio per poco non ci scappa il goal dell’ex Peretti che su un lungo traversone di testa coglie il palo esterno.
Purtroppo il campionato mette a riposo per altri 28 giorni tutte le giocatrici (questo è un altro bel capitolo del calcio femminile) e quindi per rivedere all’opera le nostre gialloblù bisognerà aspettare addirittura il 17 Aprile quando dovranno affrontare alla Maddalena il Caprera per la trasferta più lunga della stagione. L’amarezza di queste due sconfitte contro le big del campionato dovrà essere messa a frutto per riscattarsi proprio a partire dalla trasferta sarda, una formazione che a Mozzecane, all’andata, ha fatto man bassa portandosi via tutti e tre i punti.
AL VOLANTE: “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’. E poi ti saluto per sempre”.
Giuseppe Boni