PRO SAMBONIFACIO – FORTITUDO MOZZECANE = 0 – 0
SAN BONIFACIO: De Beni, Pizzolato, Perobello E, Baldo, Casarotto, Menon, Rigon (70’ Guiotto), Meneghetti (80’ Belfanti), Cavallini, Cumerlato, Kastrati (88’ Bendinelli) AD Frigotto, Filippini, Lunardi Allenatore Pignatelli
FORTITUDO: Venturin, Fasoli (55’ Sossella), Welbeck, Brutti, Salaorni, Caliari, Zorzi (46’ Martani), Piovani, Rasetti, Peretti (75’ Dal Molin), Caneo AD Perina, Malvezzi, Rizzi, De Vincenzi Allenatore Comin
Arbitro: Bullari Erman di Brescia Assistenti,
Ammonite: Peretti
Espulse:
Ad affrontare il Verona al 2° turno ci va il San Bonifacio che con molto mestiere ha saputo gestire il risultato dell’andata e senza troppo faticare ha portato a casa il risultato minimo indispensabile. La Fortitudo ha tenuto meglio il campo, ha spinto molto di più, ha provato a segnare la rete del pareggio ma il centrocampo non gira ancora a dovere ed il reparto avanzato fatica a trovare spunti pericolosi. Ai punti nel corso dei 180 minuti avrebbe avuto più titolo proprio la giovane Fortitudo, ma nel calcio vince chi riesce a spedire la palla in fondo al sacco ed in 180 minuti giocati in gare ufficiali le gialloblù non hanno segnato nemmeno una rete. Si conferma positiva la solidità difensiva ed anche il debutto della giovane Fasoli.
Primo tempo caldo ed abbastanza piatto fino al 28’ quando dopo un corner locale c’è una zuccata della Welbeck che finisce sui piedi della Menon che però spara alto da buona posizione; al 30’ Caneo serve Rasetti che si gira bene al limite dell’area ma il sx è telefonato; qualche minuto dopo Welbeck ruba palla appena fuori area e serve ancora Rasetti che si ripete con un tiro troppo centrale; al 45’ Brutti x Caneo che infila per Peretti, ma il tentativo dalla distanza è svirgolato ed esce a lato.
Al 61’ ottima invenzione della Peretti per Caneo che cincischia e perde l’attimo del tiro, pochi minuti dopo è Brutti ad innescare un’azione simile ma la stessa Caneo sciupa malamente da ottima posizione; al 74’ un gran contropiede del San Bonifacio crea l’unico pericolo locale che viene sventato in extremis dalla chiusura della Venturini e dal recupero della Piovani; difficile trovare altri spunti degni di nota nei restanti minuti.
La strada da percorrere è ancora lunga e le amichevoli con Unterlandamen e Reggiana dovranno servire alle ragazze della Comin per conoscersi meglio, per velocizzare il gioco, per crescere di personalità ed intraprendenza e per tentare alcuni correttivi.
Giuseppe Boni