H&D Chievo Women

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Fra le tribune dello stadio Olivieri, in occasione del match di mercoledì scorso con la Juventus, c’era anche Ludovica Mantovani, Presidente della Divisione Calcio Femminile della FIGC.
Quest’ultima è intervenuta ai nostri microfoni non solo per parlare della Coppa Italia, ma soprattutto per una panoramica su un movimento sempre più in crescita e per complimentarsi con la nostra società a fronte di una qualificazione che ha originato tanto entusiasmo e passione, considerata la risposta importante anche in termini di pubblico.

 

| Presidente, la Serie B italiana oggi è sempre più competitiva e probabilmente uno dei segni più tangibili è proprio la presenza dell’H&D Chievo Women ai quarti di questa competizione.
Quanto è importante questo aspetto anche per il sistema calcio in generale? |

“É stato un invito super gradito, cerco di conoscere sempre più realtà della mia Serie A e B. Quest’ultimo è un campionato molto difficile e competitivo, è questo il senso di investimento nelle giovani. Anche il Chievo è una squadra che ne mette in campo parecchie.
La missione della Federazione è proprio quella di facilitare la crescita di giovani talenti attraverso la Serie B.
É chiaro che oggi abbiamo una massima categoria professionistica, ma non dobbiamo mai dimenticare che il sistema calcio è fatto da 26 squadre ed è necessario investire sempre nelle giovani e nelle giovanili.
Complimenti al Chievo per aver raggiunto i quarti di finale e di aver mostrato molta grinta in campo contro la squadra che chiaramente era da battere”.

| Cosa ne pensa della realtà gialloblù e della splendida cornice di pubblico in occasione di Chievo-Juventus? |

“Riconosco gli sforzi delle società in crescita come la vostra ed è importante venire sul territorio, capire e toccare con mano. É stato bellissimo vedere le code davanti al gate per entrare e trovarsi in una tribuna gremita. Peccato che in TV non si veda perché mostra il campo dall’altra parte, ma noi che eravamo presenti lo abbiamo percepito ed è stato bello anche l’applauso e la festa dei tifosi a fine partita per ringraziare le ragazze.
Al di là del risultato, le giocatrici hanno messo cuore, ma anche tanta tecnica.
Non parlo mai di questi aspetti, ma ho sinceramente apprezzato tante giocate.
Spero che mettano altrettanta grinta anche al ritorno, anche se poi sicuramente il campionato è quello dove la squadra avrà ancora più attenzione perché sta militando nelle prime posizioni”.

 

 

| A fine gara tantissime bambine delle nostre giovanili, ma non solo, si sono precipitate in direzione del campo per una foto o un autografo, segno che c’è tanta passione anche fra le più piccole.
É questa l’immagine più bella e che fa ben sperare anche per il futuro? |

“Queste sono le scene e i valori più belli e importanti. Dico sempre che il calcio femminile è un sport che si vive non solo nei 90′ ma anche dietro le quinte.
Il fatto che le ragazze si fermino anche da professioniste, proprio come quelle del Chievo che ufficialmente non lo sono, ma dimostrano altrettanta professionalità in campo, è segno della passione che vivono attraverso loro.
Queste calciatrici sono diventate veramente degli esempi, dei modelli a cui aspirare. Vedere che il calcio sia accessibile alle bambine è la nostra missione, un’immagine che vorremmo vedere ogni domenica e che può far bene anche al calcio maschile. Ritroviamo le famiglie e ritroviamo bambini e bambini negli spalti”.

 

 

Ufficio Stampa – H&D Chievo Women 

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