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Quest’anno non solo novità in ambito prima squadra, vista la partecipazione al neo campionato di serie B nazionale, ma anche per quanto riguarda le Allieve che, dopo essersi “fatte le ossa” giocando contro i maschi nella passata stagione, affronteranno un campionato regionale femminile. Le giovani gialloblù sono guidate in questa nuova esperienza da Corrado Ferrarini e Augusto De Battisti.

Corrado, quali sono gli obbiettivi che vi siete posti per il campionato Allieve?

«Innanzitutto vogliamo che crescano il più possibile e che abbiano un bel futuro in Primavera. Devono arrivare già formate tecnicamente e con la mentalità giusta. Questo è un importante periodo di crescita. Abbiamo iniziato bene e pensiamo di poter avere soddisfazioni quest’anno».

Si dice sempre che la Primavera sia il fiore all’occhiello della Fortitudo. Possiamo dire così anche per le Allieve?

«Speriamo di poterlo dire. Abbiamo vinto la prima partita del campionato (1-0, ndr) e il nostro intento è che le allieve siano una rivelazione. Abbiamo fatto due anni di sacrifici ma i nostri sforzi saranno ripagati».

Come si allenano ragazze così giovani rispetto a quelli che possono essere invece i metodi per la prima squadra?

«Le ragazze sono disponibili e imparano in fretta. La prima squadra sente più la pressione del risultato giustamente, noi invece abbiamo come primo obbiettivo la loro crescita e il loro miglioramento. Bisogna stimolare bene la parte emozionale perché fa la differenza; bisogna caricarle ma non troppo, perché il divertimento è fondamentale».

Augusto, che effetti positivi ha avuto la competizione contro i maschi?

«Sono cresciute molte sul piano del ritmo. Hanno imparato a non mollare mai nonostante le difficoltà. Non era facile continuare a lottare quando si prendevano tanti gol, ma adesso questa mentalità tornerà utile. Anche se i maschi spesso ci erano superiori volevamo andare in campo e vincere. Quest’anno sarebbe bello riuscire ad arrivare tra le prime tre classificate per riuscire a fare le finali».

Il campionato Allieve tutto al femminile è un ulteriore sviluppo del calcio femminile?

«Sicuramente. Ci sono ancora tante cose da migliorare, e anche dal punto di vista economico non è facile gestire tutto questo. Riuscire a fare un campionato femminile in più, visto che la scorsa stagione non c’era è un impulso a spingersi oltre e a fare ancora di più. Le squadre sono ancora poche (otto, ndr), ma stiamo crescendo pian piano e il calcio femminile si evolverà sempre di più».

Riccardo Cannavaro
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