TRADATE . FORTITUDO MOZZECANE = 5 – 2
Reti: 2’ Gritti,12’ Ferrario, 14’ Ferrario, 20’ Peccina, 38’ Mecenero, 60’ Rantuccio, 80’ Caliari
TRADATE: Ventura, Florio, Previtali, Stefanazzi, Piccolo (62’ Signorelli), Minaudo (80’ Larghi), Ferrario, Peccina (75’ Cassataro), Gritti, Di Lascio, RantuccioAD, Mazzon, Lunardi, Caffio, Tovaglieri All. Rivola
FORTITUDO MOZZECANE: Colcera, Pecchini (80’ Bindella V), Cordioli, Sossella, Caliari, Faccioli, Boni F, Rizzi (68’ Salaorni), Mecenero, Peretti, Caneo (75’ Bindella A) AD Mazzurana, Bonamini, Boni D. All. Mafficini
Arbitro: Cassella Fabio di Brò – Assistenti (Bertola, Ciannarella di Gallarate)
Ammonite:
Espulse: –
La brutta giornata non deriva solo dalle pessime condizioni climatiche (freddo e vento), ma dalla deludente e pessima prestazione della squadra originata soprattutto da un approccio alla gara da tenere a memoria per evitare di ripeterlo. Sul 4-0 dopo 20 minuti c’è stata una buona reazione che avrebbe potuto anche ridurre maggiormente lo svantaggio, ma nel secondo tempo a favore di vento non c’è stata la reazione d’orgoglio che avrebbe dovuto esserci. Il Tradate si è trovata servita la vittoria su un piatto d’argento, vista l’imbarazzante difesa gialloblù dei primi 20 minuti. Su 10 scontri a livello nazionale la Fortitudo ha vinto solo due volte contro il Tradate e per la precisione nella vincente stagione della promozione in serie A, per cui al prossimo caso bisognerà aspettarsene delle belle. Giornata da dimenticare in fretta con una sola consolazione: prima rete in categoria per Giulia Caliari.
Punizione al 1’, dormita generale e Colcera si salva con grande difficoltà in corner; dal corner altra paralisi collettiva e l’incredula Gritti con calma olimpica attende il momento per cogliere lo 1-0; fuoco di paglia della Boni che ruba palla al limite ma il sinistro finisce tra le braccia dell’ottima Ventura; al 6’ nuovo corner e nella confusione più totale Ferrario sferra un destro a colpo sicuro che viene rintuzzato in extremis; al 12’ 2-0 grazie ad un lancio lungo per Ferrario, forse in fuorigioco, che scavalca con un pallonetto dal limite una Colcera a metà strada; al 16’ altro taglio, Pecchini non intercetta e Peccina mette dentro per Ferrario che fa tris; neanche il tempo di battere la ripresa del gioco che Peccina si beve prima Pecchini e poi Faccioli e da posizione angolatissima trova lo spiraglio per infilare nuovamente Colcera; 4-0 dopo 20 minuti più per demerito della Fortitudo che per merito del Tradate; a questo punto facile pensare ad una maxi goleada ed invece arriva una seconda parte di tempo convincente; al 24’ Caneo trova il passaggio giusto per Rizzi che in velocità decide di sparare appena dentro l’area invece di provare a dribblare il portiere locale: risultato solo corner; al 27’ Mecenero trova un bel corridoio per Caneo a due passi da Ventura che invece di tirare non si capisce cosa voglia fare e l’occasione sfuma; al 32’ ancora Caneo trova il corridoio per Peretti che ripete la stessa azione della Rizzi e spara sul portiere in uscita; al 38’ Peretti offre palla a Rizzi, che vede il movimento della Mecenero, brava ad infillare dal dischetto la Ventura; al 41’ ancora Peretti effettua una fotocopia della precedente azione sparando ancora addosso a Ventura in uscita solitaria.
L’infreddolito pubblico ospite si aspetta una ripresa in linea col finale di primo tempo ed invece non sarà così; al 50’ la Mecenero potrebbe aprire meglio una palla per l’accorrente e liberissima Pecchini; al 58’ Rizzi ha uno spunto dei suoi sulla destra, mette palla dentro, ma Faccioli non coglie l’attimo togliendo palla alla liberissima Caneo; al 62’ dopo un corner la Ferrario incrocia un bel tiro che sfiora il palo lungo; al 65’ ancora Ferrario mette i brividi alla Colcera con un tiro che coglie la traversa ed al 65’ ultimo regalo di giornata, questa volta offerto dalla Caliari, che consente alla Rantuccio di chiudere ogni discorso; errori vari, tanta confusione e poca attenzione continuano per il resto della gara, che registra solo la rete del 5-2 grazie alla Caliari brava a seguire un’azione solitaria della Boni che aveva tentato di scavalcare Ventura con un pallonetto troppo fiacco.
MIGLIORE in CAMPO: MECENERO ANNA
A San Zeno arriva domenica prossima il Real Bardolino, per il sentito derby veronese, e l’unica osservazione da fare è quella di non dovere assistere ad una prestazione di questo livello..
NON DIMENTICATE AL VOLANTE: “Caro amico ti scrivo, così mi distraggo un po’!! …. E poi ti saluto per sempre”.